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sul sentiero degli alpini

Trekking di 2 giorni sui sentieri degli alpini

Durante il trekking di due giorni percorreremo un ambiente molto suggestivo che ci porterà a ripercorrere i sentieri degli alpini. In particolare l’escursione ci porterà a visitare:

CASTELLONI DI SAN MARCO: ubicati sul crinale nord dell’Altopiano sul ciglio strapiombante sulla Valsugana lo sguardo abbraccerà un ampio panorama in un luogo dalle caratteristiche geomorfologiche davvero strabilianti. E’ un immenso castello naturale che domina il solco della valle, profonda 1500 metri, tutto merli, torri, atri, gole, buchi scavati dall’acqua in milioni di anni sul tenero calcare. Fa parte del grandioso apparato carsico dell’abisso della Fossetta (decine di chilometri di grotte) che scarica le sue acque nella grotta Bigonda. Seguiremo integralmente il sentiero ben segnalato detto del “labirinto”.

CIMA CALDIERA: è una cima immediatamente di fronte all’Ortigara, dove si erano acquartierate le truppe italiane. Nelle vicinanze è possibile vedere le tracce dei vecchi acquedotti militari che pompavano l’acqua dal fondo valle verso l’alto, dove furono costruiti serbatoi di raccolta per la successiva distribuzione ai vari reparti. Infatti uno dei maggiori problemi che incontrarono gli eserciti che ivi si fronteggiarono era rappresentato proprio dalla quasi totale mancanza di acqua su tutto l’Altipiano. Sulla Cima Caldiera si incontrano trincee, camminamenti, muretti di sassi e caverne, il tutto immerso in un mare di pino mugo che sembra non finire mai.

MONTE ORTIGARA: questo monte deve la sua triste ma gloriosa fama alla terribile battaglia che vi si combattè dal 10 al 29 giugno del 1917 nel tentativo, da parte italiana, di riconquistare la dorsale che va dalla val d’Assa attraversa cima Portule, cima Dodici, monte Forno, monte Chiesa, cima Undici, monte Campigoletti, monte Ortigara fino al passo dell’Agnella a picco sulla Valsugana. L’esercito austro-ungarico si era insediato su queste strategiche posizioni naturali al termine della Strafexpedition del 1916, che aveva portato gli austriaci fino al Pian della Marcesina e alle Melette, da dove però avevano iniziato a ripiegare a seguito della controffensiva italiana lanciata subito dopo. La controffensiva, denominata Azione K, avrebbe dovuto iniziare secondo i piani nel novembre 1916, ma problemi vari e sopratutto le terribili condizioni climatiche dell’inverno 1916-1917 causarono il suo rinvio al giugno 1917. Infatti, durante quell’inverno caddero sull’Altopiano fino a 8 metri di neve, con temperature fino a 30 gradi sottozero e si ebbero decine di morti per slavine e congelamenti. Le forze in campo per gli italiani comprendevano circa 300.000 uomini con 1.600 pezzi di artiglieria. Gli austro-ungarici schieravano circa 100.000 uomini con 400 pezzi di artiglieria e in più potevano contare sui cannoni della Valsugana che potevano tirare sull’altopiano.

CIMA XII (o Cima Ferozzo): il percorso condurrà alla cima più alta (2341 m) di tutto l’Altopiano e della montagna vicentina in un ambiente di grande suggestione, ricco di testimonianze belliche legate alla guerra 1915-18 e dove si possono ancora osservare i fenomeni di modellamento dell’acqua sulle rocce.

Per prenotazioni contattateci al cell. 331 5696380 entro venerdì 15/07/2011.